Descrizione
Rosso ma non troppo.
Il nostro rosato reinterpreta la tradizione dei contadini toscani che ottenevano questo vino da “salasso” prelevando del mosto da una botte in fermentazione che veniva poi vinificato a parte senza ulteriore contatto con le bucce diventando „rosato“. Questa tecnica permetteva di ottenere due tipologie di vino a partire dalle stesse uve sangiovese: da una parte un vino più concentrato che poi si affinava in legno per diventare “il vino delle feste”, dall’altra il vino rosato da bere quotidianamente, soprattutto nelle giornate calde, comunque non banale o di scarto ma solo più fresco e facile da bere, di buona struttura, profumato, gustoso e colorato.